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Manutenzione degli Estintori

Garantire Sicurezza e Conformità alle Normative Antincendio
Gli estintori rappresentano i dispositivi antincendio più diffusi e utilizzati, obbligatori per legge sia in contesti privati come gli uffici, che in quelli pubblici come ospedali e scuole.
Le normative che riguardano la presenza di tali dispositivi e la manutenzione degli stessi, sono diverse e tutte mirate a garantire il corretto funzionamento degli estintori e, di conseguenza, la protezione e la sicurezza dei vari ambienti.

Cosa stabilisce la Normativa Antincendio?
L'obbligo di avere un estintore riguarda tutte le attività in cui è presente almeno un dipendente, oltre al titolare. La quantità di estintori richiesti dipende dal numero di lavoratori e dalle dimensioni del luogo, mentre il tipo di estintore (ad acqua, a schiuma, a polvere o a CO2) dipende dal tipo di incendio potenziale.
Secondo le norme, ogni estintore deve avere un cartellino contenente le seguenti informazioni:

- numero di matricola e dettagli completi del dispositivo;
- dati dell'azienda responsabile della manutenzione e della persona competente;
- tipo di estintore, peso totale e carica effettiva;
- scadenze per futuri interventi di manutenzione e controlli;
- codice di riferimento o segno identificativo dell'operatore responsabile dei controlli.

La manutenzione periodica dei dispositivi antincendio è regolamentata dalla norma UNI 9994-1:2013 e prevede cinque fasi di verifica: controllo iniziale, sorveglianza, controllo periodico, revisione programmata e collaudo. Prima di avviare la manutenzione, è necessario selezionare una persona responsabile e l'azienda incaricata.

Le fasi della manutenzione degli estintori
1) Controllo Iniziale: viene effettuato quando si assume una nuova azienda per la manutenzione. L'obiettivo è accertarsi che i dispositivi siano funzionanti e verificare la presenza del libretto d'uso e delle marcature.
2) Sorveglianza: non fa riferimento a un momento preciso, ma al costante monitoraggio dei dispositivi. Questa fase non è regolamentata e non ha una cadenza temporale definita, ma dovrebbe essere eseguita dalla persona responsabile all’interno dell’azienda. Occorre effettuare controlli periodici per verificare la presenza e l'integrità dell'estintore, assicurandosi che non sia stato manomesso e che sia correttamente segnalato da un cartello.
3) Controllo Periodico: questa fase è disciplinata dalla legge. Il controllo periodico deve essere svolto da un'azienda specializzata come BAAP con una frequenza massima di sei mesi. Non è necessario eseguire prove di funzionamento, ma è importante verificare la corretta compilazione del cartellino di manutenzione, lo stato di carica degli estintori, la pressione interna e tutti gli altri controlli previsti nella fase precedente.
4) Revisione Estintori: BAAP si occupa della revisione degli estintori presso la tua azienda: questa fase include una serie di interventi tecnici, per i quali le tempistiche sono quelle stabilite dalla Normativa in base alla tipologia di dispositivi:
- ogni 24 mesi per estintori ad acqua o schiuma;
- ogni 36 mesi per estintori a polvere;
- ogni 48 mesi per estintori ad acqua o schiuma con serbatoio in acciaio inox;
- ogni 60 mesi per estintori a CO2;
- ogni 72 mesi per estintori ad idrocarburi alogenati.

Durante la revisione, vengono esaminate l'interno dei dispositivi e, se necessario, vengono sostituiti gli agenti estinguenti e le valvole erogatrici. Al termine, l'estintore sarà riportato a piena efficienza e verrà registrata la revisione con la relativa data.
5) Collaudo: questa fase rappresenta una misura preventiva per verificare la stabilità del dispositivo stesso. Durante il collaudo, è necessario sostituire la valvola erogatrice.


Multe e Sanzioni: cosa rischio se non ho gli estintori in azienda o se non rispetto le scadenze della manutenzione?
Chi non si conforma alle normative sugli estintori si espone a rischi significativi. L'assenza di estintori può comportare una multa che va da 2.000€ a 10.000€ e, in alcuni casi, può persino condurre a un arresto da 3 a 6 mesi. Le stesse pene sono previste per chi non svolge l'attività di manutenzione.
Inoltre, vi sono altri casi in cui i rischi sono altrettanto rilevanti: ad esempio, non richiedere o rinnovare il certificato di prevenzione degli incendi può comportare un'ammenda pecuniaria da 258€ a 2.582€ è l'arresto fino a un anno. L'omissione della nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione può comportare una multa che va da 5.000€ a 15.000€ e un arresto da 4 a 8 mesi.

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