Selvazzano Dentro, Padova info@baap.it

Sede operativa

  • Via Galileo Galilei, 2/I
    35030 Caselle di Selvazzano (PD)
  • info@baap.it
  • +39 049 897 5888

Social

FIT TEST obbligatorio

Metti alla prova i tuoi DPI per una protezione più sicura

Da Baap è possibile programmare ed eseguire il Fit Test sui DPI dei lavoratori.

Cos’è il Fit Test?

Nei luoghi di lavoro in cui i Dispositivi di Protezione Individuali sono obbligatori, è necessario avere la certezza che il loro funzionamento non sia in nessun modo compromesso.
Per i DPI di III categoria, che proteggono da rischi gravi, permanenti o mortali, è infatti obbligatorio sostenere dei test per valutare la tenuta e il livello di protezione del dispositivo.
Poiché il danneggiamento delle protezioni o la non perfetta aderenza al viso insieme ad altri fattori possono alterare la funzione principale di proteggere le vie respiratorie di chi li indossa, il FIT TEST è indispensabile e costituisce una validazione di idoneità dei dispositivi in uso ai lavoratori.

Baap esegue FIT TEST per la salute dei tuoi operatori!

Durante il fit test vengono simulate le normali attività lavorative, verificando la resistenza del dispositivo di protezione in tempo reale attraverso l’impiego di specifiche strumentazioni.

Fit Test: Tipologie

Esistono due tipologie di Fit Test:

- Fit Test Qualitativo (QLFT)
All’operatore viene fatto indossare un cappuccio con un foro in corrispondenza del dispositivo di protezione; dal foro viene introdotta una sostanza dolce o amara e viene chiesto all’operatore se ne avverte o meno il gusto.
Il Fit Test qualitativo può essere utilizzato solo per facciali filtranti e semimaschere con filtri antiparticolato o combinati.
Facendo affidamento sui sensi dell'utente, questa prova può essere
idonea e attendibile solo in determinate circostanze.
Il metodo QLFT viene applicato facendo eseguire all’operatore sette esercizi in sequenza per 1 minuto ciascuno:
- Respirazione normale,
- respirazione profonda.
- inclinazione della testa da un lato all'altro, verso l'alto e verso il basso
- piegamento sulla vita
- leggere o parlare ad alta voce,
- respirazione normale.

- Il Fit Test Quantitativo (QNFT)
Durante la prova viene impiegato il Portacount, una strumentazione laser in grado di contare le particelle; dal portacount esce un tubo che si divide in due estremità: una lasciata libera e l’altra collegata all’operatore. Mentre dall'estremità libera lo strumento effettua il conteggio delle particelle contenute nell’aria ambiente, l'altra estremità preleva l’aria filtrata dal DPI indossato dall’operatore.
Lo strumento rileva le perdite intorno al volto e produce un risultato numerico chiamato Fit Factor. I parametri sono fissati dai protocolli OSHA e HSE.
Un Fit Test quantitativo (QNFT) può essere utilizzato per qualsiasi respiratore aderente.

Esistono tre protocolli di test QNFT comunemente accettati:
- Un aerosol a base di sale comune (NACl) generato in camera di test.
- Il contatore dei nuclei di condensazione (CNC) che non necessita di camera di test
poiché utilizza l'aerosol ambientale.
- La pressione negativa controllata (CNP) che crea un vuoto bloccando temporaneamente
l'aria.
Durante i test QNFT gli operatori vengono sottoposti agli stessi esercizi dei test QLFT.

Perché fare il Fit Test?

Programmare l’esecuzione del fit test significa assicurare la migliore protezione di chi lavora in situazioni di prevenzione o emergenza ove sono previste maschere per la protezione delle vie respiratorie.
Il FIT TEST è obbligatorio: il risultato positivo conferma che il DPI svolge la 
sua funzione in maniera idonea, evitando il rischio di infiltrazioni.
Infatti, una volta eseguito il test, verrà rilasciato un certificato che attesta l’idoneità del dispositivo.

Fit Test: Normativa di riferimento

Secondo il DGLS 81/08, Il datore di lavoro deve garantire al lavoratore, la massima sicurezza tecnologicamente possibile.
I DPI devono essere adeguati alle condizioni sul luogo di lavoro e tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute dei lavoratori (Art. 76, comma 2 DGLS 81/08).

Sul tema dell'utilizzo degli APVR, dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la norma UNI 11719 del 2018 approfondisce i processi che relativi a scelta, uso e manutenzione dei dispositivi in base agli ultimi aggiornamenti tecnici e gestionali.
La UNI 11719 suddivide inoltre i fit test nelle due tipologie già menzionate: qualitativi o quantitativi.
In particolare, la nuova norma si basa su quattro punti fondamentali, tra cui è menzionato il fit test:
– Aggiornamento dei criteri di scelta del DPI per la protezione delle Vie Respiratorie;
– addestramento all’uso corretto del DPI;
– prova dell’adattabilità o meglio conosciuta come FIT TEST obbligatoria per tutti i DPI a tenuta finalizzati alla protezione delle vie respiratorie;
– gestione della manutenzione dei DPI delle vie respiratorie.

Richiedi informazioni